
Monica Vitti si è spenta a 90 anni
La notizia è giunta stamattina tramite un tweet dell’ex sindaco di Roma Walter Veltroni: Monica Vitti, una delle attrici italiane più capaci, versatili e iconiche del Novecento si è spenta oggi, 2 febbraio, a 90 anni. Da ormai molti anni era affetta da una grave malattia neurodegenerativa, che l’aveva spinta a scomparire dalle scene: l’ultima apparizione pubblica, in occasione di un’intervista, risale infatti al 2002. Viveva con il direttore della fotografia e regista Roberto Russo, suo marito dal 2000.
Nata a Roma il 3 novembre del 1931, all’anagrafe Maria Luisa Ceciarellia, la sua carriera era iniziata nel ’53 dopo il diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, e si era inizialmente indirizzata verso il teatro. Dopo l’incontro col regista Michelangelo Antonioni però, il suo talento investe e segna definitivamente il mondo del cinema. É proprio davanti alla macchina da presa di Antonioni che l’attrice interpreterà alcuni dei suoi ruoli più indimenticabili.
Sarà infatti protagonista di quella che è stata definita “la tetralogia dell’incomunicabilità”, composta dai film L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto rosso, tutti della prima metà degli anni sessanta. Ma il cinema drammatico sarà solo il punto di inizio per Monica Vitti, che saprà dare prova della sua grande versatilità diventando presto uno dei volti più amati anche della commedia all’italiana, in film come La ragazza con la pistola, diretto da Mario Monicelli, o Io so che tu sai che io so di Alberto Sordi, e moltissimi altri.
Dopo aver lavorato anche come sceneggiatrice, passerà anche dall’altro lato della macchina da presa, sedendo in cabina di regia per il film del 1990 Scandalo Segreto, una commedia che la vedrà anche nel ruolo della protagonista. Una carriera dunque brillante e vasta, costellata dei premi cinematografici più importanti: 5 David di Donatello, 12 Globi d’oro, 3 Nastri d’argento, e poi ancora il premio come migliore attrice a Berlino nel 1984 e il Leone d’oro alla carriera nel 1995.