Non sono stato uno di quelli che ha aspettato Hogwarts Legacy con ansia, e non sono nemmeno un potterhead sfegatato, ho deciso di provare il nuovo titolo Warner Bros per curiosità, perché amo gli ARPG ed ero veramente attriato da quest’opera. Dire che ne sono rimasto impressionato è davvero poco: Hogwarts Legacy è un’avventura incredibile, che riesce a trasportare il giocatore sia a livello emotivo che fisico.
“Hogwarts Legacy è un’avventura mozzafiato sia per i fan che non”
Le recensioni che troviamo su internet riguardo il gioco potteriano sono infinite e discordanti, purtroppo, a causa di motivi politici. Tuttavia, vi posso assicurare una cosa: Hogwarts Legacy è un gioco meraviglioso, sia che voi siate fan della saga sia che la odiate. I suoi elementi RPG riescono a fornire una personalizzazione estrema al proprio personaggio, regalando una esperienza di gioco indescrivibile (se misti al gameplay che ci offre il titolo).
La peculiarità del gioco, infatti, non sta nelle radici che affonda nel franchise, le specialità si mostrano in tutti gli aspetti del titolo che non presenta nessun grande difetto se non l’ambizione. Quello che frega Hogwarts Legacy non è legato al gameplay – e assolutamente non c’entra nulla la politica. Il vero errore che è stato commesso viene dai comandi: nella versione per console, il gioco ha un brutto controllo della telecamera che va a creare poi diversi glitch grafici.
Non fraintendetemi, però. Questo non toglie nulla all’esperienza di gioco, va solo ad infastidire il giocatore che non riesce a godersi una fluidità unica che si può ottenere sui PC migliori. Questo, per caso, significa che i titoli per console vengono penalizzati rispetto a quelli per PC? Non ne sono sicuro, quindi non sono ancora in grado di dare una risposta.
Tornando al soggetto principale della recensione, nella mia esperienza personale ho trovato interessante il modo in cui il gioco sfida l’intelligenza delle persone che si imbattono nei suoi enigmi, che sembrano una costante che torna in continuazione durante il gioco. A volte, infatti, dubito che ce ne fosse bisogno (sto guardando te, Alohomora).
Un design Hogwartsiano
In un titolo come questo, la grafica ha bisogno di essere all’altezza di quello che abbiamo sempre visto nei film. Partendo dalla base, che include sia lo stile realistico del gioco sia le animazioni di NPC e nemici, possiamo definire il gioco impeccabile, tralasciando alcune interazioni che lasciano un po’ a desiderare. Laddove il comparto visivo non ha difetti, a volte i personaggi potrebbero apparire privi di qualsivoglia emozione o voglia di vivere – come tutti noi del resto.
Per fortuna, errori del genere non intaccano il gameplay, tutto quello che fanno è ricordarci che stiamo giocando ad un videogioco (come se non bastassero elfi, maghi e bacchette magiche). Riassumendo quindi, la grafica non ha nessun tipo di difetto, né su console né su PC.
Il design degli NPC è veramente unico: i loro capelli, i loro vestiti e il loro volti sono estremamente comuni, nulla a che vedere con i personaggi non giocanti di altri giochi che spiccano da centinaia di chilometri. L’accoppiata “Design comune – Trama intrigante e misteriosa” ha vinto letteralmente su ogni cosa, ricordandomi di non aver visto un gioco con degli NPC così belli da moltissimo tempo ormai.
Il castello di Hogwarts è esattamente come una persona se lo immagina mentre legge i libri: maestoso, misterioso e a tratti labirintico. Esplorarlo ci prenderà una grande fetta di tempo, lasciandoci stupiti alla vista della quantità di enigmi che la scuola di magia ha da offrirci, confermando che gli sviluppatori hanno lavorato ad un titolo tripla A non solo in orizzontale ma anche in verticale, elemento chiave per scindere un ottimo gioco da un’opera ordinaria.
La verità dietro la lamentela
Uno dei punti scottanti che gira attorno a Hogwarts Legacy è sicuramente la sua connessione con JK Rowling, la scrittrice di Harry Potter. Dal momento in cui la scrittrice ha twittato commenti transfobici e omofobi, tutti gli utenti del social si sono – giustamente – accaniti su di lei. Ovviamente un personaggio pubblico che ha in pugno così tanti adolescenti e pre-adolescenti, non dovrebbe fare una propaganda basata sull’odio e sull’omofobia, poiché può diventare un esempio sbagliato e conseguentemente potrebbe diffondere un’ondata di odio basata sul pregiudizio.
Non c’è neanche bisogno di dirlo, ma anche noi pensiamo che il suo comportamento sia inaccettabile. Essendo una testata giornalistica incentrata sui videogame, però, evitiamo di parlare di argomenti che non riusciamo a approfondire abbastanza. Detto questo, invitiamo chiunque voglia dire la sua a fare le dovute ricerche, poiché Avalanche Software ha speso innumerevoli risorse e moltissime persone hanno dato il meglio per fornirci un’opera di altissimo livello, e per questo vanno rispettate.
Boicottare un’opera, che sia un videogioco o un libro, non è veramente sbagliato, tuttavia devono esserci degli elementi diretti e precisi che indicano come quel gioco possa effettivamente danneggiare una persona o una comunità di più individui. Tutto l’odio, le testate che hanno dato un voto negativo e la campagna anti-Rowling hanno danneggiato non tanto la scrittrice quanto gli sviluppatori e la casa che ha investito soldi e tempo per creare qualcosa in cui credono.
Perché alla fine, ragazzi e ragazze, Hogwarts Legacy è qualcosa che i fan di Harry Potter hanno aspettato con ansia, un’avventura che ci porta in prima persona nella scuola di magia più amata di sempre. Che voi odiate o meno la scrittrice, bisogna affermare che il sogno di una infinità quantità di bambini è sempre stato quello di essere chiamati ad Hogwarts.
Riflessioni finali
Hogwarts Legacy è un gioco davvero stupendo, che consiglio a chiunque mi chieda un titolo che possa intrattenere per ore e non essere mai banale. Il punto forte direi che è sicuramente il divertimento che ci procura anche solo usare Levioso su una gallina, oppure affrontare gli Orchi con la magia oscura. Insomma, la bellezza di Hogwarts Legacy sta sia nei piccoli che nei grandi dettagli, fattore che al giorno d’oggi sembra essere più unico che raro.
Le meccaniche più interessanti sono di sicuro gli Animali Fantastici, che accudiremo in degli scenari appositi, e gli elementi RPG. Questi ultimi, infatti, ci aiutano a personalizzare il nostro mago nei minimi dettagli, aiutando a creare un’esperienza di gioco sempre fresca in ogni nuova partita che decidiamo di fare. L’introduzione delle arti oscure, infine, è stata davvero la ciliegina sulla torta, quello di cui avevamo bisogno sin dai primi titoli della saga di Harry Potter.
Lo stile grafico è a dir poco mozzafiato: sia il design dei personaggi che abbiamo già trattato, sia il paesaggio che vediamo sotto di noi mentre solchiamo in groppa alla nostra scopa. Lo stile realistico ricorda moltissimo i lungometraggi che abbiamo tanto amato da piccoli, sottolineando la fedeltà che Warner Bros ha deciso di mantenere durante lo sviluppo del gioco. Le magie hanno un VFX sicuramente d’impatto, ma potrebbero essere più maestose e importanti.
Per ora è tutto e vi ringraziamo di aver letto la recensione di MonkeyBit. Vi consigliamo di restare sul nostro sito e di mettere like ai nostri social.